Le vie del pop sono infinite e i canali che contano spesso le ignorano. Gli Skeleton Key sono uno dei tanti gruppi senza fortuna commerciale capaci di colpi da maestro che rimangono intrappolati negli stretti confini dei nerd musicali.

Dai Faith No More (non è un caso che stiano su Ipecac) ai poligoni sonori dei King Crimson, dal funky slabbrato dei Soul Coughing a punte di cattiveria alla Sleepytime Gorilla Museum (con cui condividevano il batterista Matthias Bossi), Obtainium svela un catalogo di influenze pregiate rielaborate con estro destabilizzante.

Skeleton Key, Obtainium

Se la voce fosse abrasa da fumo e alcol si direbbe che The Barker Of The Dupes e Roost In Peace siano state trafugate a Tom Waits. Le chitarre sono ruspanti nel post-punk psicopatico di Panic Bullets, That Tongue cela rimandi al Seattle-sound.

Dopo dieci anni sono tornati adesso con Gravity Is The Enemy, nuovo full-length che ascolteranno i soliti quattro gatti.

(ipecac records, 2002)

sawdust | one way, my way candy | panic bullets | the barker of the dupes | kerosene | dingbat revolution |roost in peace | king know it all | that tongue | say goodnight