Uno dei pionieri della fusione tra suoni occidentali e orientali, di Sandy Bull spesso e volentieri ci se ne dimentica.

Nel 1963 vede la luce uno degli esemplari più pregiati di crossover in cui affluiscono umori indiani e arabi e visioni raga nell’humus del folk rurale USA.

Tanto minimale nell’esiguo grappolo di strumenti adoperati, solo chitarra, banjo e batteria, quanto complesso nei risvolti cromatici, negli sviluppi melodici, negli umori che si susseguono, Fantasias For Guitar & Banjo è psichedelia ante litteram.

Sandy Bull

Blend occupa l’intera prima facciata e la sua solennità s’infiamma con le improvvise vampate percussive di Billy Higgins e la chitarra di Sandy volteggia come una fenice sopra un tempio su cui grondando le gocce di un tramonto insanguinato.

Il rimaneggiamento del più celebre dei Carmina Burana si trasforma in un desolante requiem bucolico, Gospel Tune è un boogie woogie avvolto dal timbro liquido della chitarra.

Un reperto storico da disseppellire.

(vanguard, 1963)

blend | carmina burana fantasy | non nobis domine | little maggie | gospel tune