Esperimento che mi frullava nella capoccia da qualche giorno, ho raccolto le forze, il coraggio, l’autostima, ho infilato tutto dentro un sacco, ho shakerato et voilà, mi sono messo docilmente al fornello, ascoltando il mio per niente affatto umile istinto. Sapevo che ne sarei uscito vincitore. Però, premessa: il frutto della passione è un figlio di troia, aspro come lo schifo, una di quelle robe che quando le assaggi la faccia ti si accartoccia come un fazzoletto usato, ti si comprime come un archivio .rar. Eppure, l’esperimento è d’obbligo.

Quest’oggi mi profondo e vado a fondo in un

Trancio di pesce spada

infornato e panato al sesamo,

asparagi al burro

sciroppo di

zenzero e frutto della passione.

So già che storci il naso, caro, ma il test papillare ha dato esito positivo, trust me.

Spada, asparagi, frutto della passione

Si parte sempre della lista della spesa, i nullatenenti è noto non mangino un cazzo. Cosa ci vuole?

– trancio di pesce spada
– sesamo
– asparagi quanti ne vuoi
– burro
– 3-4 frutti della passione
– zenzero qualche milionesimo di grammo
– zucchero di canna (un cucchiaio o un secchiello)
– sale

I primi a partire per la guerra sono gli asparagi. Incaprettati con dello spago da cucina dopo essere stati lavati delicatamente e privati della parte legnosa in fondo, s’immergono in acqua bollente in piedi per evitare che le punte si rovinino per qualche minuto, 5-6.

Nel frattempo il forno è pronto a 180°, il trancio di spada spennellato con dell’olio extravergine d’oliva, passato ambo i lati nel sesamo e s’infila dentro la cavità elettrodomestica per 10 minuti, giusto il tempo di non diventare chewing gum.

Questo è anche il tempo per preparare il resto di quel che serve. Gli asparagi sono sbollentati, la cottura arrestata con un getto d’acqua fredda e ora se ne vanno in padella con del burro sciolto a saltare per 2 minuti. Pronti, metto da parte con un po’ di sale.

Acchiappo lo zenzero, lo sbuccio e ne trito un po’ a piacimento. Apro i frutti della passione, verso polpa, semi e succo in una ciotola e unisco lo zenzero. Metto in un pentolino, fiamma media e unisco un cucchiaio di zucchero di canna, lascio andare finché non si crea uno sciroppo. Tolgo dal fuoco.

Dispongo sulla piattaforma: qualche asparago come le assi del letto di un carcerato, il trancio di spada sopra, a cui ho aggiunto un po’ di sale e qualche goccia, QUALCHE GOCCIA di sciroppo. Amen.