Breach – Kollapse

Prima dell’eccellenza formale di Panopticon degli Isis viene l’archetipico Kollapse, luogo in cui post-rock e post-hardcore copulano senza più nascondersi dopo diversi flirt. Il titolo catastrofico è antonomasia del magma di disfacimento a cui i Breach danno fisionomia sonora. Se conBig Strong Boss appaiono gli Slint deformati dalle tenebre nel bel mezzo di un rito…

The Fire Theft – S/T

Tre ex Sunny Day Real Estate si riuniscono per una toccata e fuga. Lungi dal risultare una sterile copia carbone della matrice, The Fire Theft è un astro che splende di luce propria. L’economia di suono che regola questi tredici brani paga un obbligatorio dazio al passato di Enigk, Mendel (di stanza nei Foo Fighters)…

Hash Jar Tempo – Well Oiled

Roy Montgomery e i Bardo Pond, senza Isobel Sollenberger, celebrano le loro nozze all’inizio della primavera del 1995, ma ne svelano i frutti soltanto due anni più tardi. Una lunga suite divisa in sette movimenti, Well Oiled è l’esplorazione di un cosmo governato dalla grammatica kraut tra fluttuazioni lisergiche e abbandoni nel vuoto, correnti ascensionali…